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Legge di Bilancio 2018

Nella G.U. n. 302 del 29 dicembre 2017, è stata pubblicata la Legge di Bilancio per il 2018 (Legge n. 205 del 27 dicembre 2017).
Si segnalano alcune delle novità introdotte in materia fiscale:

Per le famiglie

  • Figli a carico
    A partire dal 1° gennaio 2019, per i figli di età non superiore a 24 anni, il limite di reddito complessivo per essere considerati fiscalmente a carico è elevato a 4.000 euro.
  • Canone tv
    Viene estesa al 2018 la riduzione del canone tv per uso privato da 100 a 90 euro, già applicata nel 2017.
  • Bonus 80 euro
    Ampliata la platea dei beneficiari del bonus 80 euro attraverso l’aumento della soglia reddituale prevista per l’accesso all’agevolazione: si passa da 24.000 a 24.600 euro; il bonus, poi, si annulla a fronte di un reddito complessivo almeno pari a 26.600 euro.
  • Abbonamenti al trasporto pubblico
    E’ prevista, a regime, la detrazione Irpef del 19% per le spese, fino a un massimo di 250 euro, sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
  • Studenti con disturbo specifico di apprendimento
    Introdotta una detrazione Irpef del 19% per le spese sostenute a favore di minori o di maggiorenni, con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado.
  • Acquisto di uno strumento musicale
    Esteso al 2018 il contributo una tantum pari al 65% del prezzo finale, per un massimo di 2.500 euro, per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo, coerente con il corso di studi, riconosciuto agli studenti iscritti ai licei musicali.

Per le imprese

  • Sostegno investimenti PMI
    Per assicurare continuità operativa e qualificare maggiormente gli investimenti in chiave “Industria 4.0” è rifinanziata la misura di promozione delle piccole e medie imprese.
  • Redditi di capitale e redditi diversi derivanti da partecipazioni qualificate
    I redditi di capitale e i redditi diversi conseguiti da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, per effetto del possesso e della cessione di partecipazioni societarie qualificate vanno assoggettati a ritenuta a titolo d’imposta del 26%.
  • Pir e società immobiliari
    Nel novero delle imprese nelle quali è possibile effettuare investimenti fiscalmente agevolati attraverso i piani individuali di risparmio sono incluse anche quelle che svolgono un’attività immobiliare.
  • Web Tax
    E’ istituita, a decorrere dal 2019, una web tax relativa a prestazioni di servizi effettuate tramite mezzi elettronici a favore di soggetti residenti in Italia e non residenti che effettueranno nel corso dell’anno solare oltre tremila transazioni. E’ previsto un prelievo al 3% sul valore della singola transazione.
  • Copie assegni in forma elettronica
    Le copie degli assegni in forma elettronica sono esenti dall’imposta di bollo.
  • Proventi da peer to peer lending
    Tra i redditi di capitali sono inclusi i proventi derivanti da prestiti erogati tramite piattaforme di prestiti per soggetti finanziatori non professionali (piattaforme di peer to peer lending), gestite da società finanziarie o dagli istituti di pagamento autorizzati dalla Banca d’Italia.
    I gestori delle piattaforme devono operare una ritenuta alla fonte a titolo di imposta sui redditi corrisposti a persone fisiche con l’aliquota del 26%.
  • Utili provenienti da paradisi fiscali
    Introdotte significative modifiche al regime impositivo degli utili da partecipazione in società residenti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato.

Tributi regionali e locali

Anche per il 2018:

  • viene sospesa l’efficacia delle leggi regionali e delle deliberazioni degli enti locali nella parte in cui prevedono aumenti dei tributi e delle addizionali attribuiti alle regioni e agli enti locali con legge dello Stato rispetto ai livelli di aliquote o tariffe applicabili per il 2015. La sospensione non si applica: ai Comuni istituiti a seguito di fusione e a quelli in predissesto o dissesto finanziario; nelle Regioni in situazione di disavanzo sanitario; in riferimento alla Tari e alle tariffe di natura patrimoniale.
  • i Comuni possono confermare la stessa maggiorazione Tasi già prevista per il 2016 e il 2017.
  • Calcolo della Tari
    Prorogata al 2018 la modalità di commisurazione della Tari da parte dei comuni fondato su un criterio medio-ordinario e non sull’effettiva quantità di rifiuti prodotti.